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Animali grandi e piccoli in Val Taro e dintorni - Small and big animals in Taro Valley


La Val Taro, ed il territorio parmense in generale, non è purtroppo popolato da grandi mandrie di animali selvaggi, uccelli dai colori sgargianti o pericolose fiere, pertanto sono poche le occassioni per poter fare avventurose battute di caccia fotografica, e comunque non è il mio stile di fotografia, perchè è una fotografia stanziale, da appostamento, ed io invece mi spazientisco in fretta e mi piace muovermi. Gli animali più pericolosi con cui si può avere a che fare nelle nostre terre penso siano le zecche, ma non sono poi un granchè fotogeniche !

Nonostante questo, non mancano interessanti occassioni per fotografare animali, anche molto belli. Ci sono tantissimi caprioli e daini, tanti cinghiali, rapaci, lepri, fagiani ed aironi dalle notevoli aperture alari, e non mancano volpi e lupi, anche se questi sono piuttosto restii a farsi vedere. Ci possono essere anche incontri inquietanti, come mi è capitato di vedere qualche anno fa in un canale presso Gaiano: un serpente nero dalle dimensioni veramente inquietanti, o qualche giorno fa di vedere immergersi di sfuggita, in un laghetto del Taro presso Ozzano,  il dorso di "forse un pesce" anch'esso tutto nero ed anch'esso di dimensioni ragguardevoli, ma è stato un incontro molto furtivo, e non sono riuscito a realizzare bene di cosa si trattasse e delle effettive dimensioni, dovrei chiedere l'aiuto di Jeremy Wade e del suo programma "River Monster".

Poi ci sono gli animali piccoli e piccolissimi, dalle rane ai serpenti, dalle libellule alle farfalle, ragni e cavallette, e quando entriamo nel campo della macrofotografia, entriamo in un universo tanto affascinante quanto infinito: basta sedersi in un prato e, senza muoversi di un metro, si avranno a disposizione centinaia di animaletti fantastici da fotografare, e li si tocca con mano veramente la fantasia di Madre Natura nel dare forma alla vita !

Non dobbiamo dimenticare poi gli animali domestici che spesso, soprattutto nelle zone di montagna, li possiamo trovare liberi di scorrazzare nei prati: mucche al pascolo, mandrie di cavalli allo stato brado, greggi di pecore che ancora pascolano sulle colline.

Basta guardare con curiosità e muoversi guardinghi, in silenzio, e le occassioni non mancheranno, e nemmeno le sorprese, come quando ho scoperto che in alcuni dei nostri fiumi sono ritornati i gamberi di fiume, bellissimi animali, o come quando, camminando nel bosco di notte sulle sponde del Taro, ho scoperto un insetto luminescente, parente delle lucciole.


Lasciamo spazio ora alle immagini, che nella maggior parte dei casi sono frutto di incontri fortuiti:


MICROLIFE

GAMBERI D'ACQUA DOLCE  FRESHWATER SHRIMP

GLI ULTIMI PASTORI IN APPENNINO

UN MINUSCOLO MOSTRO SUBACQUEO

UN GREGGE DI PECORE IN VAL PARMA

INCONTRO CON LA NOCTILUCA LAMPYRIS


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