Case Torri, Caminate e Case Forti

Considerazioni e libere divagazioni sull'architettura medievale e sulla cacca


Le  "caste torri" sono una particolare e caratteristica costruzione difensiva medioevale che ancora oggi, ad un occhio attento, non passano inosservate e punteggiano il paesaggio del nostro territorio, parmense ed italiano in generale.  Si tratta di un tipo di costruzione che poteva essere a se stante, o far parte del sistema difensivo di un castello, un avamposto utilizzato come vedetta, punto di osservazione e comunicazione.  

Ma più in generale, le case forti erano, come lascia immaginare il nome stesso, abitazioni private fortificate: a pianta solitamente quadrata, si sviluppavano in altezza, distinguendosi bene dalle costruzioni circostanti, ed avevano un solo accesso alla base, e finestre molto strette, per non offrire punti deboli.  Al piano terra si potevano trovare gli attrezzi agricoli, ma niente di vitale, mentre si accedeva ai piani superiori solo tramite una scaletta in legno retraibile, in modo da renderla inespugnabile in caso di attacchi od incursioni.

C'era un primo piamo adibito a magazzino e deposito delle scorte alimentari, in modo da poter anche sopportare periodi di assedio, mentre la vita si svolgeva nei piani più alti.  All'ultimo piano infine trovavano spesso posto la cosiddette colombaie, ovvero un piano adibito all'allevamento dei colombi.

Il rapporto dell'uomo con i colombi risale a tempi molto remoti, ed in molte culture diverse. Nel nostro medioevo questi animali avevano un ruolo piuttosto importante, venivano allevati sia per la loro carne, che per il guano che producono, utilizzato poi in vari modi, principalmente come fertilizzante, ma veniva utilizzato anche nel processo di concia delle pelli. Questi animali erano allevati anche per essere poi cacciati dai nobili del luogo, nelle loro battute di "caccia sportiva" con arco e frecce, i colombi diventarono una parte importante delle ricchezze e dei privilegi nobiliari.  Le colombaie più elaborate prevedevano anche la disposizione di finestrelle più piccole, per allevare, con i medesimi scopi, anche altri uccelli più piccoli, come rondini e passeri. In alcune zone l'allevamento dei colombi assunse molta importanza, al tal punto che apposite torri venivano costruite solo ed esclusivamente con questo scopo. In Cappadocia (Turchia) ho visto centinaia di camini di roccia di origine vulcanica, appositamente scavati per ospitare piccioni e colombi, proprio per l'utilizzo del guano.

Questo particolare dell'allevamento dei colombi, mi fa pensare come il medioevo fosse un'economia circolare perfetta, dove niente veniva sprecato, e dove ogni cosa in natura era una risorsa, il concetto stesso di "rifiuto" praticamente non esisteva, ogni cosa era parte di un ciclo senza soluzione di continuità, le cose si utilizzavano, riutilizzavano e rigeneravano. La morte di una cosa era la nascita di un'altra, in un certo possiamo osare affermare che la morte non esiste in questo sistema, esiste solo la trasformazione: nulla finisce, tutto diventa ! E' la ciclicità della natura, è la magia della metamorfosi della materia !

Le deiezioni stesse degli animali erano una grande risorsa, sterco seccato di cavallo e di mucca erano utilizzati anche come combustibile per esempio, mentre le stalle per gli animali erano in molti casi al piano inferiore della casa, in questo modo con le loro vite fornivano una fonte di calore per l'abitazione stessa. Le urine che erano usate come disinfettante per piccole ferite, e la stalla stessa diventava, nelle serate invernali, un luogo di ritrovo sociale, dove si giocava a carte, si ballava e si raccontavano storie, restando al caldo. In questo senso il medioevo è sopravvissuto fino ad alcuni decenni fa, perché queste cose le ho sentite raccontare dalla viva voce di mia nonna, che le aveva vissute nella sua giovinezza. 

Questo ci fa ragionare un poco anche sul nostro concetto di "sporco" , quello che noi consideriamo sporco o deplorevole, in altre culture era ed è una risorsa, se non in alcuni casi addirittura cosa sacra e venerabile, pensiamo per esempio al mito di Zeus che scende trasformato in forma di pioggia dorata, per raggiungere la sua amata Danae, dando vita a tutta una serie di iconografie, simbologie e fantasie giunte fino a noi, ma possiamo citare anche la venerazione che avevano gli antichi egizi per lo scarabeo stercorario, proprio in virtù di questa sua particolare caratteristica, e a tutta una serie di pratiche ascetiche professate da alcune filosofie orientali, e presenti anche in alcune mistiche cristiane, e mi fermo qui per non urtare la sensibilità contemporanea, decisamente batteriofobica. Oggi siamo tutti così puri, così asettici, nel corpo e nello spirito, salvo poi correre in farmacia a comprare i batteri, per fare la cacca appunto !  In una mia etica naturale, vedrei più giusto definire "sporco" solo ciò che non esiste in natura,  ciò che è costruito dall'uomo, frutto della chimica e della manipolazione, senza una visione globale del risultato. Addirittura lo spazio abbiamo riempito di rifiuti, e questo sta diventando un problema, tanto che si stanno studiano satelliti fatti di legno, in modo che al rientro in atmosfera possano completamente bruciare. Nono sono contro il progresso, ma non tutto quello che viene inventato è progresso.

In definitiva, non si può veramente parlare di ecologia, senza parlare di cacca, e a questo proposito, per stuzzicarvi e mettere alla prova il vostro animo green, vi propongo un approfondimento, consigliando la visita di questo museo particolare, il museo della merda !

Tornando all'architettura, un altro termine che capita di incontrare quando si parla di medioevo, è la cosiddetta "caminata".  si trova questo nome citato anche su alcune mappe, dove viene utilizzato come toponimo di alcune piccole e sperdute località montante, evidentemente in passato questi luoghi avevano un'altra funzione ed importanza. La caminata infatti indicava un'abitazione signorile fortificata, dotata di camino, ed è un termine di probabile origine longobarda. Il camino infatti, anticamente, era un lusso molto costoso, che pochi potevano permettersi, e le prime abitazioni dotate di camino, nobiliari o di potere solitamente, erano appunto designate con questo nome.  Nel nostro territorio è "famosa" la caminata di Brè che, assieme ad altre case forti costruite nella zona dell'alta Val Ceno e della Val Noveglia, costituiva parte del sistema difensivo dei Landi. Queste costruzioni erano punti di avvistamento e punti di rifugio sicuri e alternativi, da utilizzare in caso di assedio o attacco ai castelli principali, il castello di Gravago e di Bardi. 

Le case torri si sono sviluppate non solo nelle montagne e nelle campagne, ma anche in modo abnorme nei principali centri abitati del medioevo, qui però prevaleva un altro tipo di ostilità e rivalità, e le torri più che strumenti di difesa da attacchi nemici, diventano oggetti di ostentazione della propria ricchezza, le famiglie ricche e nobili facevano a gara a chi costruiva la torre più alta: più alta la torre, più ricca e potente era la famiglia ! E così in alcune cittadine vediamo tutto un fior di torri, sorte come funghi una a fianco all'altra.

Passato il tempo delle invasioni e delle guerre feudali, la maggior parte di queste caste torri sono state successivamente inglobate in altre costruzioni di più recente costruzione, addossate alle stesse, per far fronte alle mutate esigenze abitative e lavorative, sono diventate parti di fattorie, corti rurali, cascine o piccoli nuclei urbani, ma un occhio attento le distingue subito, e il loro aspetto turrito e bellicoso appare ancora abbastanza evidente, e fiero.



Considerations and free digressions on medieval architecture and poop

The "tower houses" are a particular and characteristic medieval defensive construction that still today, to a careful eye, do not go unnoticed and dot the landscape of our territory, Parma and Italian in general. It is a type of construction that could be indipendent, or be part of the defensive system of a castle, an outpost used as a lookout, observation and communication point.

But more generally, the strong houses were, as the name suggests, fortified private houses: usually with a square plan, they developed in height, distinguishing themselves well from the surrounding buildings, and had only one access to the base, and very narrow windows, not to offer any weaknesses. On the ground floor you could find agricultural tools, but nothing vital, while the upper floors were accessed only via a retractable wooden ladder, so as to make it impregnable in case of attacks or raids.

There was a first floor used as a warehouse and storage of food supplies, so that people could also endure periods of siege, while life took place in the upper floors. Finally, on the top floor there were often the so-called dovecotes, that is a section used only for the breeding of pigeons.

The relationship of man with pigeons dates back to very remote times, and in many different cultures. In our Middle Ages these animals had a rather important role, they were bred both for their meat and for the guano they produce, then used in various ways, mainly as fertilizer, but it was also used in the tanning process of the skins. These animals were also bred to be hunted by the local nobles, in their "sport hunting" with bow and arrow, pigeons became an important part of the wealth and privileges of the nobility. The more elaborate dovecotes also provided for the arrangement of smaller windows, to breed, with the same purposes, other kind of birds, such as swallows and sparrows. In some areas this type of breeding assumed great importance, to the point that special towers were built only and exclusively for this purpose. In Cappadocia (Turkey) I saw hundreds of rock chimneys of volcanic origin, specially dug to house pigeons and doves, precisely for the use of guano.

This detail of pigeon breeding makes me think how the Middle Ages were a perfect circular economy, where nothing was wasted, and where everything in nature was a resource, the very concept of "waste" practically did not exist, everything was part of a seamless cycle, things were used, reused and regenerated. The death of one thing is the birth of another, in a certain way we can dare to say that death does not exist in this system, there is only transformation: nothing ends, everything becomes ! It is the cyclicality of nature, it is the magic of the metamorphosis of matter !

The animal manure itself was a great resource, dried horse and cow dung were also used as fuel for example, while the stables for the animals were in many cases on the lower level of the house, in this way with their lives they provided a heat source for the house itself. The urine that was used as a disinfectant for small wounds, and the stable itself became, on winter evenings, a social meeting place, where we played cards, danced and told stories, while staying warm. In this sense, the Middle Ages survived until a few decades ago, because I heard these things from my grandmother, who had lived them in her youth.

This also makes us think a little about our concept of "dirty", what we consider dirty or deplorable, in other cultures it was and is a resource, if not in some cases even a sacred and venerable thing, let's think for example of the myth of Zeus that descends transformed in the form of golden rain, to reach his beloved Danae, giving life to a whole series of iconographies, symbols and fantasies that have come down to us, but we can also mention the veneration that the ancient Egyptians had for the dung beetle, precisely by virtue of this particular characteristic, and to a whole series of ascetic practices professed by some Eastern philosophies, and also present in some Christian mystics, and I stop here so as not to hurt the contemporary, decidedly bacteriophobic sensitivity. Today we are all so pure, so aseptic, in body and spirit, but then we run to the pharmacy to buy the bacteria, just to poop! In my natural ethics, I would see it more correct to define "dirty" only what does not exist in nature, what is built by man, the result of chemistry and manipulation, without a global vision of the result. We have even filled the space with waste, and this is becoming a problem, so much so that satellites made of wood are being studied, so that during they return to the atmosphere they can completely burn. I am not against progress, but not everything that is invented is progress.

Ultimately, you can't really talk about ecology, without talking about poop, and in this regard, to tease you and test your green soul, I propose a visit to this particular museum, the MUSEUM of SHIT

Returning to architecture, another term that happens to come across when talking about the Middle Ages is the so-called "caminata". this name is also mentioned on some maps, where it is used as a toponym for some small and remote localities, evidently in the past these places had another function and importance. The caminata in fact indicated a fortified stately home, equipped with a fireplace, and is a term of probable Lombard origin. The fireplace, in fact, in ancient times, was a very expensive luxury, which few could afford, and the first houses equipped with a fireplace, usually inhabited by noble or powerful characters, were precisely designated with this name. In our territory the caminata di Brè is "famous" which, together with other strong houses built in the area of ​​the upper Val Ceno and Val Noveglia, was part of the Landi defensive system. These constructions were safe and alternative lookout points and points of refuge, to be used in case of siege or attack on the main castles, the castle of Gravago and Bardi.

The tower houses developed not only in the mountains and in the countryside, but also in an abnormal way in the main inhabited centers of the Middle Ages, but here another type of hostility and rivalry prevailed, and the towers, more than instruments of defense against enemy attacks, become objects of ostentation of wealth, rich and noble families competed to see who built the highest tower: the higher the tower, the richer and more powerful was the family! And so in some towns we see a whole bunch of towers, sprunging up like mushrooms side by side.

After the time of the invasions and feudal wars, most of these towers were subsequently incorporated into other more recent buildings, leaning against them, to cope with the changed housing and working needs, they became parts of farms rural houses, farmhouses or small urban centers, but a careful eye immediately distinguishes them even today, and their turreted and warlike appearance still appears quite evident, and proud.