Il territorio parmense, ed italiano più in generale, è disseminato di castelli e di ruderi, ed anche dove i castelli non esistono più, ne rimane un ricordo nei nomi dei luoghi, nella toponomastica: in ogni angolo vediamo località con nomi la cui radice infatti riporta nel profondo medioevo: castellaro, rocca, sala, torre, e via dicendo.
Questa cosa importante mi preme sottolineare: siamo abitati a considerare il medioevo come un'epoca di declino, i cosiddetti secoli bui, ma le cose non stanno affatto così: era un'epoca di fermento culturale, di profonde ricerche spirituali, un'epoca vivace in cui si faceva di necessità virtù, ogni cosa in natura era una risorsa, non esistevano scarti o rifiuti, una perfetta economia circolare: tutto si utilizzava e riutilizzava, e soprattutto, contrariamente a quanto immaginiamo, nel medioevo, ed anche nella più remota antichità, si viaggiava, si viaggiava probabilmente molto più di quanto viaggia l'uomo moderno, e si viaggiava con motivazioni più profonde, non come turisti annoiati o alla ricerca del divertimento. Tendiamo a non considerare questa cosa, ma la modernità e la tecnologia sono solo accessori, le passioni, i desideri, i bisogni e le necessità dell'animo umano sono sempre le stesse. La vita era altrettanto entusiasmante anche nel medioevo, nell'antico Egitto o nell'età del ferro, anche senza automobili o telefonini. In realtà molte cose sulla storia, di ogni epoca, sarebbero da rivedere e rivalutare, spesso la narrazione della storia è stata rimodellata per fare da supporto ad una certa ideologia o cultura. Molte delle cose che vediamo ed utilizziamo ancor oggi, sono di origine medievale. Il nostro stesso modo di pensare, molte nostre consuetudini, la frammentazione politica del nostro paese, la diversità culturale delle nostre regioni, sono tutte caratteristiche di origine medioevale, è nel medioevo che affondano le radici delle nostre tradizioni.
Indagando sul medioevo nel parmense, mi sono stupito di quanti castelli siano esistiti nella mia terra, veramente tanti, ho trovato notizie di ben 232 tra castelli, rocche, torri e luoghi forti, dei quali molti oggi sopravvivono in maestosi esemplati, come il magnifico Bardi o Torrechiara, di altri rimangono scheletrici frammenti architettonici, come spettri del passato, molti altri sono stati rimaneggiati per sopperire a nuove esigenze, così antiche fortezze si sono trasformate in dimore nobiliari, come a Soragna, o in corti rustiche come Giarola, di molti altri ancora non rimangono che frammentarie notizie su antiche pergamene ingiallite !
Tempo fa mi sono riproposto l'obiettivo, un po' ambizioso visto il numero, di rendere una testimonianza fotografica dei castelli del parmense, sia di quelli meglio conservati e più famosi, quelli che si vedono fotografati in tutti i libri e su tutti i dépliant turistici, sia e soprattutto di quelli che invece non godono di altrettanta fama, di quelli che ormai sono ridotti a poche, disadorne ed ingiustamente dimenticate pietre. Sono soprattutto questi ruderi che mi affascinano, perché, anche se ormai non rimangono che cumuli di pietre, quelle tristi vestigia profumano di storia, qua tuonavano battaglie e si forgiava la storia, e oggi hanno un sacco di cose da raccontare, anche se quasi nessuno vuole ascoltarle: ruderi e rovine possiedono per me un grande e misterioso fascino legato al mistero della vita e della morte, e di come le vicende umane appaiano così tremendamente vane.
Tutto questo è un modo per cercare di spiegarmi razionalmente il grande fascino che queste antiche e seducenti costruzioni esercitano sulla nostra fantasia, ma forse sono solo pensieri campati in aria, ed il perché delle nostre emozioni rimarrà sempre un segreto sepolto nel profondo, purtroppo abbiamo sempre il bisogno di "spiegare" ogni cosa, forse ci facciamo troppe, inutili domande, e questo bisogno si esprime in fiumi di parole ! Ma per fortuna esiste un argine al fiume delle parole: è la fotografia, che esprime molto senza dire nulla, nulla di grammaticale. Tutto questo per dire che adesso la smetto, e lascio la "parola" alle immagini...