Dictionarium


Piccola raccolta di parole curiose sulle quali merita riflettere


Questo perchè noto spesso che molte parole vengono "reinterpretate" dalla cultura moderna, e vengono snaturate dal solo reale significato, fino a capovolgerne il senso originario. Le parole possono essere usate come insidiosi "cavalli di Troia" che insediano nelle nostre menti avamposti di milizie nemiche, di traditori e di personaggi loschi, viscidi ed equivoci.

E' una forma di manipolazione del pensiero, una delle tante, per programmare le menti umane, ne più ne meno come si fa per i vari devices. Le varie "egregore" formano il pensiero comune, che forma l'idea di realtà che proiettiamo, che a sua volta crea la realtà che vviamo. 

Ed a proposito di manipolazione, non sottovalutate il fatto che le narrazioni che vengono diffuse dai TG e dai giornali non sono "notizie" che servono per descrvere o raccontare fatti ed eventi, le "news" non servono per raccontare una realtà ma per crearla, la realtà, attraverso la manipolazione dei vostri pensieri ma soprattutto dei vostri stati d'animo: credendo voi create. Molti, se non tutti, i fatti di cronaca, le guerre, gli atti terrotistici e via dicendo, solo apparentemente hanno una motivazione materialistica, di facciata, in realta si tratta di "creazioni" per ottenere il controllo della narrativa, la realà è assoggettata alla narrativa, e non il contrario.

E' tutto una grande commedia, che va in scena solo grazie alla vostra attenzione, la commedia vive grazie al feedback tra attore e spettatore, ma il teatro chiude, senza gli spettatori: avete un grande potere, e non lo sapete !

Questo non avviene solo con le notizie, ma anche con la cultura, con il cosiddetto intrattenimento, con i libri e l'istruzione, e con la manipolazione stessa del linguaggio.

Rendersene conto è importante, è una forma di legittima difesa.



Complottismo

15.02.2024

Tutti ridevano quando il complottista Noè costruiva l'arca, poi cominciò a piovere...

Verità

06.01.2024

Grazie alla sua incredibilità la verità si sottrae alla conoscenza

Io chi siamo ?

01.01.2024

Ti avverto, chiunque tu sia, o tu che osi sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso quello che cerchi, non potrai trovarlo nemmeno fuori. In te si trova occulto il tesoro degli Dèi.

L'intelligenza non è cosa che si lasci rinchiudere in una definizione, L'intelligenza è qualche cosa che stà sempre fuori dagli schemi, è imprevedibile, istintiva, intuitiva, fantasiosa, spesso e volentieri al di là dei limiti della razionalità.



Vi riporto di seguito le parole di un post di Guendalina Middei per chiarire il sendo del discorso sulle parole, usando parole non mie per chiarire meglio il concetto:  il linguaggio ha un grande potere, e il potere stravolge il significato delle parole per stravolgere la realtà e la sua narrazione.  Perchè è quello che si narra che diventa realtà, pertanto è sempre bene interrogarsi anche sul vero significato delle parole che usiamo, sono armi potenti che possono causare enormi guai se usate in modo maldestro.

"Vi siete mai chiesti perché nella bibbia il primo compito che Dio assegnò ad Adamo fu di dare un nome alle cose? Io non so se voi siate credenti o no: ma in questo antico mito è racchiusa una grandissima verità. Vedete, Dio non appena ebbe creato l'uomo non gli diede il compito di coltivare la terra, di pregare o prendersi cura del bestiame, ma gli diede un compito ben più importante: dare un nome a tutti gli animali. Ma perché? Perché Adamo assegna un nome alle cose e quelle iniziano ad esistere nell'attimo stesso in cui gli da un nome. Dire è creare, questo lo avevano capito tutti i popoli antichi. Chi tra voi non ha mai sentito l'espressione «in principio fu il verbo?» Gli antichi aramaici invece dicevano Avrah KaDabra, io creo quello che dico. Nell'antica Grecia si credeva che un uomo potesse acquisire potere su un altro apprendendone il nome. Quando gli antichi romani volevano cancellare la memoria di una persona la prima cosa che facevano non era distruggerne le statue, le effigi, le opere da lui create, ma cancellarne il nome. Ecco, vi siete mai chiesti perché qui sui social gli algoritmi sono programmati in moto tale da scattare quando vengono usate determinate parole? O perché in Cina parole semplici, parole di uso comune come «libertà», «democrazia», «sciopero», «Tibet», «manifestazione» sono proibite? Perché se a una cosa non gli dai un nome, quella non esiste. I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo. Ed ecco perché i regimi di ogni secolo, in ogni tempo ed epoca, hanno maneggiato, rivoltato e tentato di togliere significato alle cose e di chiamarle con un altro nome. Ecco perché le guerre divengono «missioni umanitarie», le armi di distruzione di massa «missili intelligenti», le truffe e le frodi «errori». Sapete qual è la più grande forma di resistenza al Potere? Incominciamo con il riappropriarci delle parole che vorrebbero sottrarci, con il chiamare le cose con il loro nome. E ricordatevi sempre: ciò che non si può dire è quasi sempre l'unica cosa degna di essere detta."

di Guendalina Middei, 22 febbraio 2024

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