Andar per acque in Romagna
Fiumi impetuosi di acque e di emozioni, coste, lagune e placidi laghetti.
Quando si dice Romagna, il primo pensiero corre subito alla riviera Adriatica, al mare e alle discoteche, ma in Romagna ci sono molte altre cose da scoprire, come la zona del Delta del Po, le Valli di Comacchio e le Foreste Casentinesi, ambienti bellissimi e suggestivi. Oltre alle coste, anche lemontagne dell'appennino romagnolo quindi nascondo molti tesori quasi sconosciuti, e tra questi i bellissimi fiumi ricchi di acque cristalline spesso color smeraldo, con cascate, piscine naturali, forre e canyon veramente selvaggi e spettacolari.
Nonostante infatti la Romania sia una regione "marina" per antonomasia, ho notato con piacere che da queste parti molti abitanti hanno anche la "cultura del fiume" ed amano trascorrese le giornate estive in acqua dolce, piuttosto che nelle acque salate: per fare tuffi, nuotate, per leggere, meditare, praticare yoga o semplicemente per rilassarsi, divertirsi e stare a contatto con la natura. Nella mia zona invece, spesso manca questo contatto con la natura "dietro casa", dalle mie parti è molto più radicato il "mito" del viaggio esotico o delle località "in". Poi si sa, ai romagnoli piaceve vivere un po' sopra le righe, "anche perchè qui un sole estuoso batte su teste già calde di loro, così da renderle roventi" (1), e lo si nota anche da alcuni particolari che ho visto in luoghi sperduti e difficili da raggiungere. Per raggiungere alcuni punti sul fiume particolarmente scoscesi, non si sa bene da chi, sono state messe delle corde per agevolare la discesa nei punti più esposti, ed in questi luoghi remoti ignoti bagnati hanno costruito rudimentali rifugi con sassi e bastoni, hnno messo funi annodate a penzoloni dagli alberi che usano per lanciarsi nelle pozze d'acqua, e tanti barbecue improvvisati si notano sparsi tra le spiaggette di sassi. E non da meno, in diverse occasioni mi è capitato di incontrare bagnanti felici ed in pace col mondo, paghi di sfoggiare il loro costume adamitico, e con i quali mi sono trovato subito in empatia, senza inutili imbarazzi. Tanti modi interessanti per godersi la natura e la libertà, immersi in fiumi e foreste d'incanto, e devo riportare con piacere, per dovere di cronaca, di non aver mai trovato rifiuti abbandonati, un merito notevole ai romagnoli !
In molti storie popolari, racconti e leggende della Romagna, si fa appunto riferimento al carattere a volte un po' smodato ed esuberante dei suoi abitanti, facendo da monito alle nefaste conseguenze di taluni comportamenti, anche se girando per l'Italia, e non solo, si vede ben che tutto il mondo è paese, un luogo comune che non viene mai smentito. "Ma tant'è che i romagnoli sono, al contrario, per carattere, sanguigni, irruenti, e difficilmente riescono a non correrre al di sopra delle righe. D'altra parte alcuni famosi proverbi ribadiscono in maniera ricca e concreta questo carattere spesso eccessivo e apparentemente indomabile. Se il detto magnè e ragnè e' piò l'è prinzipiè (mangiare e litigare il più è cominciare) sottolinea come per un romagnolo sia difficile misurare le proprie azioni dal momento in cui l'impeto e la passione si sono scatenati, quello che bòn magnador l'è un bòn lavurador (buon mangiatore è un buon lavoratore) smorza i toni evidenziando come, nella vita di tutti i giorni, si possa trovare il modo di conciliare e bilanciare gli elementi negativi e quelli positivi." (2) E questo carattere un po' altalenante non risparmia neppure chi dovrebbe dare il buon esempio di sobrietà e rettitudine, come don Piren "un vecchio parroco, arguto cultore tanto del dialetto romagnolo quanto del miglior sangiovese, che contagiato dal luogo, nei rari momenti di lucidità consentitigli dal vino, soleva terminare i suoi bizzarri interventi con la ricorrente battuta: ... e non v'è dubbio alcuno che tutti i matti vengan da Seguno." (1) (Seguno è un piccolo paesino della collina forlivese, famoso per lo strambo comportamento dei suoi abitanti, trattasi pur comunque di storie e leggende popolari).
Cercherò quindi di raccogliere un piccolo esempio, una piccola panoramica di questi bellissimi luoghi che sono riuscito a scoprire, luoghi che mi hanno fin da subito stregato, e come di consueto cercherò di raccontarli per immagini accompagnandole con qualche storia, aneddoto o suggestione poetica ove possibile: è quello che mi piace fare, scoprire e raccontare con entusiasmo.
Note:
1 - citazione da "Le strepitose avventure dei matti di Seguno" di Duilio Farneti - ediz.Il Ponte Vecchio, Cesena
2- citazione da "Romagna incantata" di Anna Antoniazzi - ediz. Il Ponte Vecchi, Cesena
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