I corni di roccia di Corniana
"I popoli animisti hanno sempre dialogato con la Terra, considerando le più svariate mainifestazioni naturali come altrettanti specchi della propria vita interiore, perchè in effetti nella psiche umana si riflettono tutti i fenomeni riscontrabili nell'habitat esterno."
- Mario Balocco, Luoghi Magici - Aspetti misteriosi ed esoterici del territorio italiano -
Salendo dalla pianura verso il Passo della Cisa, qualche chilometro prima di Cassio incontriamo una stradina che scende inella piccola e selvaggia valle del torrente Vizzana: se abbiamo voglia di esplorarla, riserba molte interessanti soprese.
Imboccando questa stradina scendiamo verso il monte Zirone, interessante punto panoramico e dalle caratteristiche formazioni rocciose, e raggiungiamo il borgo di Corniana, che sorge proprio a risocco della cima dello Zirone, purtroppo deturpata da una ex cava. Il nome Corniana deriva dagli imponenti "corni" di roccia vulcanica (ofioliti) che si trovano a ridosso dell'abitato, due impressionanti "denti" che emergono e contrastano violentemente con il dolce paesaggio circostante.
Altre prominenze rocciose minori si trovano poi sparse per i boschi circostanti di questa selvaggia vallata, solcata dal torrente Vizzana, interessante corso d'acqua che scende verso il Taro, sfociando presso Citerna. Sul "dente" più vicino al paese sorgeva un castello, di cui rimane una labile traccia, mentre il secondo dente, ben più aguzzo, prende il nome di Chiastra di San Michele, e la sua base si protende verso sud come una coda rocciosa, la "costa di San Michele".
E' possibile anche osservare alcune enigmatiche incisioni sulle pietre delle case di questo suggestivo borgo.
Questa zona è ricca di storia ed era abitata fin dalla preistoria. Insediamenti dell'età del Bronzo sono stati rinvenuti sia sulla cima dove sorgeva l'antico castello medievale, sia su uno sperone roccioso evidentemente spianato artificialmente, ed il cui accesso era protetto da una trincea scavata nella roccia, spiazzo che si trova alla fine della "costa di San Michele".
Un articolo della Gazzetta di Parma dell'Aprile 2024 narra di alcuni misteriosi cunicoli sotterranei, di stanze e di un pozzo, scoperti da un abitante del paese. Questi cunicoli, dalle pareti in pietra, si interrompono poi a causa di cumuli di terra che ne ostruiscono il passaggio impedendone l'esplorazione.
Tutta questa zona emana un grande, misterioso ed arcaico fascino, mi sorprende il non aver sentito storie di diavoli in questa zona, ma probabilmente ne esistono... ma forse è merito di San Michele, che di cacciar demoni ne è gran maestro!

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