Decameron Tarot

04.07.2023

Omnia vincit amor, et nos cedamus amori scriveva Virgilio, ovvero l'amore vince tutto e noi sottostiamo all'amore, che suona molto come una frase fatta un po' vuota e banale, come "la bellezza salverà il mondo".  Il mondo non si salverà, ne con la bellezza ne con l'amore, si salverà chi ha capito, chi vuole salvarsi, chi ha fatto un percorso di salvezza, ma il mondo rimarrà l'inferno che è, tale e quale. Perchè il mondo è una scuola, e se non superi gli esami vieni rimandato e dovrai ripetere le lezioni.

Questo mazzo di carte disegnate da Giacinto Gaudenzi ed ispirate alle atmosfere boccaccesce del Decamerone, sono molto particolari, molto forti, intriganti e fantasiose, nell'introduzione del loro libretto leggiamo "Una guida dell'Amore" ma sarebbe più giusto definirle una guida dell'Eros,  forza travolgente che guida il mondo e che ha si a che fare con l'amore, ma non necessariamente. Eros e Amore probabilmente non sono la stessa cosa, e noi spesso cadiamo in equivoco considerandoli una cosa sola, e se fossero veramente una cosa sola, allora il nostro mondo sarebbe completamente sbagliato.

Nel suo Decamerone il Boccaccio aveva costruito un nuovo mondo ideale, basato su una rivoluzione dei costumi, della morale e della mentalità, un mondo basato appunto sull'Eros e sull'Amore, ed in queste carte viene espresso con mille colori tutto questo mondo, è un mazzo molto bello che ispira le forze più recondite dell'Eros e ben si presta ad indagare il nostro mondo interiore e fantastico, più che alla divinazione nel senso classico del termine.

La mia carta preferita di questo mazzo è  IL SOLE,  la scelta non è stata difficile, è stata quasi guidata, automatica, anche se molte altre meriterebbero una trattazione a sè.


La resa al Divino



Questa bellissima carta trasmette un grande senso di pace che si unisce ad una grande tensione fatta di curiosità, di desiderio e di abbandono, pace e tensione sembrano essere due forze opposte, ma spesso coesistono creando una magica atmosfera di sospensione, piccole "bolle" di esperienze fuori dal tempo e dallo spazio.

Sono rappresentati due giovani guerrieri che si sono spogliati dalle loro pesanti corazze, e facendo questo gesto, apparentemente solo fisico, si sono anche simbolicamente liberati delle corazze mentali e sociali che opprimono le nostre anime, allo stesso modo di come le pesanti corazze metalliche opprimo il corpo. Le noste anime sono forzatamente rinchiuse in ruoli sociali, in proiezioni dell' Io  chiamate personalità, che sono spesso solo pesanti quanto inutili sovrastrutture, sono corazze mentali che indossiamo per affrontare il mondo esterno, ma è liberatorio trovare spazi dove potersene liberare, senza timore a rimaner vestiti solamente di se stessi. Cosa tutt'altro che facile da attuare, dal momento che noi spesso ci identifichiamo a tal punto con le nostre corazze da pensare di essere noi stessi quelle corazze, quelle armi, quelle personalità, quei caratteri.

Ed in questa immagine i due guerrieni hanno appunto abbandonato le loro corazze e le loro armi per godersi attimi di pace, libertà e sincerità.   Togliendosi di dosso armi e corazze, si sono scrollati di dosso il peso dei ruoli sociali e gli atteggiamenti marziali e difensivi, arrendendosi pacificamente alla calda luce solare che irradia i loro corpi liberi. 

Avendo abbandonato sentimenti di aggressività, contrasto e diffidenza, dolcemente si guardano, si rispecchiano l'uno nell'altro e si abbandonano ad una calda e radiosa dolcezza, virile e contemplativa. 

La scena è ambientata in riva al mare, a simboleggiare il mare infinito ed insodabile che si agita dentro le nostre interiorità, veri e propri abissi popolati da ninfe e sirene, ma anche da terribili mostri. Un mare che è anche simbolo di mete lontane e spazi infiniti, quasi un nuovo mondo invisibile oltre l'orizzonte, tutto da esplorare, forse il mondo un dei sogni, che non si può raggiungere con il corpo, ma solo con lo spirito e con l'anima.  Un invito a socchiudere gli occhi, abbandonarsi al tepore e alle carezze, ad abbandonarci ai suoni cullanti del vento e delle onde, ai ritmi della Natura e all'energia del Sole. Possiamo raggiungere quell'orizzonte se solo sappiamo abbandonarci e arrenderci a noi stessi, abbandonare le nostre armi e armature,  spogliarci del nostro Io tirrannico, sempre alla ricerca di inutili battaglie e illusorie conquiste. 

I due ragazzi si abbandonano però a questo idilio non proprio sulla riva del mare, ma protetti da alcune dolci dune di sabbia calda e dorata, dove sparuti pennacchi d'erba disegnano un fittizio riparo, quasi un confine invisibile e magico, un'effimera protezione contro occhi terreni indiscreti, contro il vociare del mondo, contro la marzialità delle umane genti, sempre pronte a ferire con sentenze e giudizi. Un piccolo riparo terreno, ma inutile contro la luce assoluta dell'astro, che tutto vede e tutto inonda di una luce accecante, che trapassa i corpi con un'energia fremente e inevitabile, una luce che scende come una benedzione sciogliendo ogni umana legge.

In tutte le altre carte di questo mazzo  si manifesta un Eros traboccante, fantasioso e intraprendente, mentre in questa carta, nonostante si sprigioni una potente carica energetica, qui tutta la tensione si sprigiona in un senso di abbandono e di possiblità, senza necessariamente consumarsi come un fuoco fatuo, è una carta che apre mondi, non li esaurisce. Si sprigiona da questa immagine un senso dell'Eros disarmante, non possessivo, Eros inteso come energia, linfa vitale conteplativa che trae il suo nutrimento direttamente dal cielo e rende omaggio a quel sacro tempio divino che è il corpo umano, senza profanarlo. Antiche filosofie come il Taoismo chiamano le ghiandole sessuli  "stufe"  in quanto sono alla base di tutte le altre ghiandole che regolano il funzionamento vitale dell'organismo  e le riscaldano con il loro fuoco" fornendo loro energia vitale, l'Eros pertanto starebbe alla base dell'equilibrio vitale di tutto l'organismo, materiale e spirituale. 

"L'amore è un'energia che proviene da molto in alto, un'energia che è la stessa quintessenza del Sole. Gli uomini e le donne hanno il compito di ricevere questa energia e di farla circolare attraverso tutto il proprio essere, in modo tale che essa ritorni in seguito verso le altezze dalle quali è venuta"  (Omraam Mikhaël Aïvanhov,,  Pensieri Quotidiani).

"L'amore è una rinascita che può passare anche attraverso una ribellione agli schemi convenzionali. Grazie ad un nuovo modo di rapportarsi al proprio vissuto emotivo, si presenta ora l'occasione per liberarsi da obblighi e costrizioni che a lungo hanno impedito di percepire il vero significato della propria esistenza. (...) Si comprende che amando in maniera disinteressata s'impara ad amare se stessi: in tal modo si rivitalizza il corpo, si dona gioia al cuore e si regalano pensieri luminosi alla mente, chi ama l'Amore sarà circondato d'amore, vivrà lungamente e sarà sano e bello!  (Karl Simon, I Tarocchi Rider-Waite).

Questa carta  avrebbe un significato molto diverso se in essa fosse stata raffigurata una coppia di amanti convenzionale (uomo e donna), perderebbe tutto il suo profondo significato insito nell'abbandono simbolico delle armi e delle corazze. Nella nostra società, nella nostra civiltà patriarcale, probabilmente è proprio l'uomo quello che ha il maggior bisogno di liberarsi dal fardello di ruoli rigidi e stereotipati.

Naturalmente come ogni carta, parla un linguaggio simbolico, non bisogna intenderla alla lettera: è l'azione metaforica dello spogliarsi e dell'arrendersi che bisogna cogliere nel profondo, del mettersi a nudo spiritualmente, dell'abbandonare le proprie maschere e dell'abbracciare la semplicità dell'Essere, dell'offrirsi sinceramente alle forze della Natura, come loro strumento.


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Faccio una nota finale in quanto non vorrei essere frainteso, voglio infatti specificare che le mie parole non vogliono ammiccare ai vari movimenti contemporanei LGBT o alle teorie Gender Fluid e via dicendo.  E' sacrosanta la libertà per ognuno di essere se stesso, e di essere amato, rispettato e valorizzato incondizionatamente.  Ma in natura esistono due principi, il femminile ed il maschile, che possono anche coesistere o interscambiarsi, ma non esistono alte cose, ovvero i sessi in natura sono due, questo è  "scientificamente" innegabile, e tutto si fonda sull'equilibrio e sull'interazione di questi due principi apparentemente opposti. 

I temi delle libertà personali e del rispetto delle diversità non hanno nulla a che vedere, a mio avviso, con le derive e le rivendicazioni che stanno prendendo in questo momento storico i vari movimenti multicolori, sento puzza di strumentalizzazione politica dove temi sensibili vengono utilizzati come "cavalli di troia" per entrare nei cuori e nelle menti delle persone e orientarne il pensiero ( = manipolazione). 

Sinceramente mi dispiace vedere come tante persone in buona fede si lascino così manipolare da chi ha interesse ad indirizzare le dinamiche sociali per fini che non hanno proprio nulla a che vedere con il bene per il genere umano. Mi fa tristezza vedere come ci siano così tante pedine inconsapevoli di giochi sporchi molto al sopra di ogni sospetto.

Consapevolezza è la parola chiave di tutto, non certo l'identificazione in questo o quel genere, in questo o quel movimento, guru, maestro, partito, leader, religione  o che dir si voglia. La consapevolezza è tutt'altra cosa, ed è l'unica forma di libertà possibile, ma è una strada difficile...