en-Life essence
Se dovessi scegliere una foto che mi rappresenti, una sola su tutte quelle che ho fatto in vita mia (e vi garantisco che sono davvero tante), ancora oggi, nonostante i molti anni trascorsi, questa resta senza dubbio la mia scelta preferita, tant'è che lo scelta come icona per accompagnare il menù di tutte le pagine di questo sito.
If I had to choose a photo that represents me, just one out of all those I have taken in my life (and I guarantee you that they are really many), even today, despite the many years that have passed, this is undoubtedly my favorite choice, so much so that I chose it as an icon to accompany the menu of all the pages of this site.
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Questa fotografia condensa in un singolo scatto mille significati profondi, racchiude tutta l'essenza e la suggestione del paesaggio, tutta la grandezza della Natura e della Vita in un susseguirsi quasi infinito di orizzonti che si dispiegano davanti al nostro cammino. Racchiude l'essenza del viaggiare, camminando con le proprie sole forze, l'esplorare il mondo al ritmo dei propri passi e del proprio respiro, viverlo e respirarlo immersi in esso, il perdersi in tanta bellezza. Non importa che chi sia quella persona, non importa che nome abbia questa montagna, o in che parte del mondo si trovino quelle valli all'orizzonte, questa immagine è un archetipo per me, e la porto nel cuore da molti anni, sicuramente una di quelle che mi rappresentano di più, un autoritratto più veritiero di qualsiasi fotografia del mio volto, di qualsiasi documento d'identià.
Per la cronaca, ci troviamo sulle pendici del Monte Marmagna (Appennino Parmense), nella fine dei lontani anni '80. Avevo tra le mani la mia spartana Praktica MTL-5 con un piccolo tele da 105 mm e pellicola Kodak Ektachrome 100 per diapositive, la foschia nelle valli nascondeva quasi completamente il profilo delle montagne, ed il paesaggio appariva abbastanza piatto e banale, con un cielo biancastro e slavato, decido allora di armeggiare con il filtro polarizzatore, e come per magia, la foschia sparisce e all'orizzonte compaiono tutti quei bellissimi profili di valli e montagne ! Ero entusiasta di quanto stavo vedendo, e non immaginavo che, ad un certo punto, sarebbe spuntato in lontananza un solitario escursionista che saliva senza indugi lungo un sentiero di fronte a me, a questo punto ho l'illuminazione e non voglio perdermi questa occasione irripetibile, corro per trovare l'inquadratura ideale, per far si che il profilo dell'escursionista si stagli per intero contro lo sfondo, avevo pochi secondi prima che la figura sparisse oltre il profilo della montagna, e riesco a scattare questa che sarà sempre la mia foto più rappresentativa. Piccola nota di orgoglio, nel 1991 è stata pubblicata sulla copertina della RIVISTA DEL TREKKING.
Questa immagine è in perfetta sintonia con le parole di questa bellissima poesia di Gianluigi Gherzi :
Se c'è un punto da raggiungere, raggiungilo a piedi. Se c'è una strada da fare, falla camminando. Hai bisogno del sudore, del dolore nei tuoi muscoli, dei piedi che protestano, della bocca che si secca.
Se devi andare oltre, vacci a piedi, non cercare scorciatoie, guadagna, camminando, il disegno del paesaggio, che sempre muta.
Tu sei quel millimetro di vita, che nessuno sguardo dall'alto potrà cancellare, sei l'eco di una musica incantata, che arriva da lontano, per prepararti alla festa del paese che sarà.
- da "Ti aspetto nella mia casa a disordinare", AnimaMundi Edizioni -
This photograph condenses in a single shot a thousand deep meanings, it contains all the essence and charm of the landscape, all the grandeur of Nature and Life in an almost infinite succession of horizons that unfold in front of our path. It contains the essence of traveling, walking with one's own strength, exploring the world at the rhythm of one's steps and one's breath, living and breathing it immersed in it, getting lost in so much beauty. No matter who that person is, no matter what name this mountain has, or where in the world those valleys on the horizon are, this image is an archetype to me, and I have carried it in my heart for many years, certainly one of those that represent me the most, a more truthful self-portrait than any photograph of my face, any identity document.
For the record, we are on the slopes of Monte Marmagna (Parmesan Apennines, north Italy), in the late 1980s. I was holding my spartan Praktica MTL-5 with a small 105 mm lens and Kodak Ektachrome 100 slide film, the mist in the valleys almost completely hid the outline of the mountains, and the landscape looked quite flat and banal, with a sky whitish and washed out, I then decide to tinker with the polarizing filter, and as if by magic, the mist disappears and all those beautiful profiles of valleys and mountains appear on the horizon ! I was thrilled with what I was seeing, and I did not imagine that, at some point, a lone hiker would appear in the distance, climbing without delay along a path in front of me, at this point I have enlightenment, I don't want to miss this opportunity , I run to find the ideal shot, to ensure that the hiker's profile stands out in full against the background, I had a few seconds before the figure disappeared beyond the profile of the mountain, and I manage to take this which will always be mine most representative photo. Small note of pride, in 1991 it was published on the cover of the TREKKING MAGAZINE.
This image is in perfect harmony with the words of this beautiful poem by Gianluigi Gherzi:
If there is a point to reach, reach it on foot. If there is a way to go, do it by walking. You need the sweat, the pain in your muscles, the protesting feet, the dry mouth.
If you have to go further, go there on foot, do not look for shortcuts, earn, by walking, the drawing of the landscape, which always changes.
You are that millimeter of life, which no glance from above will be able to erase, you are the echo of an enchanted music, which comes from afar, to prepare you for the party of the country that will be.
- from "Ti aspetto nella mia casa a disordinare", AnimaMundi Edizioni -