I sassi del fiume
"Chi da tanto valore a un sasso, sarà sempre circondato da tesori, ovunque vada"
- Par Lagerkvist -
Nonostante il titolo, non di geologia voglio parlarvi in questa pagina, non di rigida scienza o speculazioni accademiche, ma di calda poesia, una poesia disarmante nella sua semplicità: voglio parlarvi dei sassi del Taro, che fin da bambino mi hanno incuriosito, affascinato e sedotto !
Visti da lontano, sembrano tutti uguali, una distesa sconfinata e monotona di pietre bianche, ma più ci si avvicina e più se ne scorgono i dettagli, come guardare una folla dall'alto: una massa informe di puntini colorati, e difficilmente riusciamo ad attribuire ad ogni puntino colorato una sua individualità, ma se ci avviciniamo, se camminiamo nella folla, se ci soffermiamo ad osservare i volti uno ad uno, allora realizziamo che ogni singolo puntino ha una sua individualità, una sua storia, un suo presente, ed un suo futuro, ognuno di quei puntini è unico !
Così i sassi del fiume, strappati da chissà quale montagna, trascinati per chilometri e chilometri, modellati, scheggiati, smussati, arrotondati dalla corrente impetuosa del fiume, amalgamati, separati, spezzati e poi rimescolati, sparsi casualmente nella larga valle, abbandonati la dove la corrente rallenta la sua corsa. Qui possiamo vederli riposare, tranquilli, in attesa del tumulto della prossima piena, così tutti simili da lontano, ad uno sguardo disattento e superficiale, ma tutti diversi se ci avviciniamo e ci degnamo di prestare loro un po' della nostra attenzione. Allora ci si spalancherà un mondo, fatto di colori tenui e pastellati, disegni e trame che ricordano antiche cartografie di mondi lontani, forme dolci o spigolose, a seconda del percorso fatto durante la loro esistenza, a seconda dell'età, ci apparirà un mondo non solo graficamente curioso, ma anche sonoro, muovendoli e cozzandoli tra di loro, ed un mondo tattile, perchè i sassi oltre che belli, sono anche gratificanti e rassicuranti da tentere in mano, e per un certo verso sono anche sensuali: è piacevole il contatto della nuda pelle con la materia rocciosa, con l'emento primordiale terrestre.
Sassi, ciotoli, massi, pietre, hanno le forme più strane, hanno i colori più diversi, alcuni tenui e delicati, altri forti e decisi, hanno disegni e trame che li percorrono, alcuni sono addirittura traforati o incisi, altri sono spezzati, altri non semplicemente rotti ma è come se fossero stati tagliati da una lama affilatissima, ed ogni segno, ogni riga, ogni striatura, ogni tinta, ha il suo perché.... ogni segno può narrare una storia, e con un po' di fantasia possiamo vedere un sacco di cose : vecchie carte geografiche di qualche lontano paese esotico, antichi mappamondi, disegni astratti di arte moderna, e se li bagnamo in acqua i disegni ed i colori si fanno più intensi e lucenti, brillanti e seducenti, infatti i sassi sono molto più belli sotto la pioggia !
Il sole, l'acqua, il vento e gli elementi chimici sono gli scultori che hanno modellato questi piccoli capolavori, creando un caleidoscopio di forme e di colori che la natura offre generosamente ai nostri occhi e, per loro tramite, parla ai nostri spiriti, alle nostre anime.
Tutti sono arrotondati ed hanno forme sensuali, invitano a farsi toccare, a farsi prendere in mano, ad farsi accarezzare: forme sinuose e morbide, nonostante la pesante durezza della materia.
Anche l'ora del giorno, l'atmosfera e la stagione si fanno complici dei sassi, e così di volta in volta si fanno tenui e malinconici con la nebbia, divertenti e vivaci in pieno sole, caldi ed ammiccanti al tramonto !
I sassi si possono raccogliere, si possono portare a casa, per avere un po' di natura e di concretezza anche tra le mura domestiche, con il piacere di avere una bella cosa donata dalla Natura, e non comprata in un negozio. Possiamo dipingerli i sassi, possiamo creare mosaici, od inventarci altre mille cose. o più semplicemente possiamo lasciarli li dove si trovano, e semplicemente osservarli.
Si possono anche tirare i sassi, se qualcuno vi sta antipatico, ma qui si va sul penale...
Ogni tanto qualcuno lo raccolgo e me lo porto a casa, è sempre un piacere riguardarli, prenderli in mano, accarezzarli e rigirarli tra le dita, sono come magici amuleti, doni della Natura che parlano alla nostra sfera più antica ed istintiva. E non mi stanco mai di fotografarli e lasciarmi suggestionare.
A Parma c'era un fotografo che aveva in vetrina fotografie stampate sui sassi, mi avevano colpito molto, erano cose molto belle, avendo un proiettore/ingranditore ed una piccola camera oscura si può fare anche in casa: basta spalmare sulla pietra l'emulsione fotosensibile, si trovano ancora in commercio, sia liquide che gelatinose, da spalmare sui supporti più impensati.
Una attività molto interessante, divertente e rilassante, è quella dello Stone Balancing, ovvero l'arte di creare sovrapposizioni di sassi, un gioco di estetica e di equilibrio, che ci mette in contatto con la Natura, ma soprattutto con noi stessi. Con pazienza ed equilibrio, si modellano delle sculture affascinanti, senza altro ausilio della pietra e della gravità, una meditazione attiva, circondati solo dalla natura e dal suono dell'acqua che scorre. Potrebbe sembrare una stramberia moderna, invece è una disciplina zen molto antica, ovviamente di origine orientale.
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