Le cascatelle del Conca
"Voi non sapete i miracoli che può compiere Natura, come non lo sanno neppure i dotti"
" I dotti non credettero fino a venticinque anni fa che un drago volante fosse un mostro fantastico? E non sappiamo adesso che se ne trovano a centinaia, fossilizzati, sopra e dentro la terra? Soltanto, li chiamiamo Pterodattili, perchè ci vergognamo di chiamarli draghi volanti, dopo averne negata l'esistenza per molto tempo.
La verità è che l'uomo ritiene impossibile ciò che non vede, come il selvaggio non crede alla locomotiva, perchè non l'ha mai vista correre…
Del resto ognuno di noi, nascendo, è destinato ad una serie di mutamenti tanto sorprendenti quanto quelli d'un uovo o di una farfalla. E la ragione, le analogie e le Sacre Scritture ci ammoniscono: la forma umana non è l'ultima forma che assumiamo…
Se parlo sul serio ? … non sapete che scrivo una novella di fate, strana e fantastica, e che non dovete crederne una parola, anche se vera?
In ogni modo questo è certo… il guardiano, il paggio, Sir John presero un grosso abbaglio, quando, scorgendo qualcosa di nero che galleggiava nell'acqua, credettero che fosse il cadavere di Tom e lo piansero per morto. Tom invece era proprio vivo e più pulito e felice di prima. Le feate lo avevan lavato nel fiume dalle rapide acque, togliendogli, non solo la fuliggine, ma la scorza e il guscio, e mettendo a nudo il vero Tom, che nuovata come una larva di tignuola acquatica, quando esce da un foro del suo involucro di sassolini e se ne va via sul dorso, verso la riva, a deporvi la pelle e volare come una farfalla attorno alle candele, bruciandosi le ali; speriamo che Tom sia più prudente delle farfalle, ora che s'è liberato dalla vecchia buccia fulliginosa!
Ma il buon Sir John non comprese tutto ciò e si mise in testa che Tom era affogato…
Frattanto Tom nuotava nel fiume, con un grazioso collarino di branchie, vivace come un'anguilla, pulito come un salmone. Se la mia storia non vi piace, rinciudetevi nello studio e imparate la tavola pitagorica che forse vi piacerà di più. A questo mondo c'è di che accontentar tutti i gusti.
Tom era divenuto un vero anfibio… e, quel che più conta, era pulito per la prima volta in vita sua, sentiva la gioia di non aver sopra il corpo nulla, all'infuori di se stesso… e, invece di credere che il corpo generi l'anima, come se una macchina a vapore potesse generare il carbone, o che l'anima sia indipendente dal corpo e vi sia solo infilata come uno spillo in un cuscinetto, destinato a cadere alla prima scossa, dovete credere alla sola vera dottrina di questa storia meravigliosa: l'anima produce il corpo, come una chiocciola si fa il proprio guscio.
Tom era molto felice, nell'acqua. Nel mondo terrestre, era stato terribilmente oppresso dal lavoro; ora, in compenso, poteva godersi un periodo lungo di vacanza e non aveva altro da fare che divertirsi a osservare tutte le meraviglie dell'acqua chiara e fresca, dove il sole non è mai troppo caldo, e il ghiaccio non è mai troppo freddo."
Frammenti liberamente tratti da "Bambini acquatici" di Charles Kingsley - 1862/63
Le cascatelle del conca si trovano in località Ponte del Conca, sulla provinciale nr.6 tra gli abitati di Serra Nanni e Villa Grande, proprio sul confine tra la Romagna e le Marche. Si raggiungono con una brevissima camminata su una sterrata che poi diventa sentiero, per superare la cascata occorre attenzione e poi si puù proseguire lungo e nel torrente, ma non è un percorso turistico.