Mork, il Lupo Mannaro

13.10.2024

Morente ed incatenato da una catena magica nella Città dei Fantasmi, mentre tutt'attorno il Nulla avanza, inghiottendo inesorabilmente ogni cosa...


"Se fosse una catena qualsiasi, quella che mi tiene legato, credi che a quest'ora non l'avrei già spezzata a morsi da un pezzo? E' una catena magica, e solo la persona che me l'ha legata al collo me la può sciogliere. Maya è stata, la Principessa delle Tenebre."


Noctis Domini - Ferrara - evento organizzato da  Ombre d'Arte associazione culturale



Un passo molto significativo da  LA STORIA INFINITA di Michael Ende, provate a leggerlo andando oltre il significato letterale delle parole, oltre l'apparenza del racconto fantastico... come se fosse una lezione di fisica!


- Tu sei stato nel mondo dei figli dell'uomo?

- Sono andato spesso avanti e indietro, fra il vostro e il loro mondo.

- Mork - balbettò Atreiu, e non poté impedire che un tremito gli passasse sulle labbra - mi puoi dire qual'é la strada che conduce nel mondo degli uomini?

Negli occhi di Mork balenò un luccichio verde. Pareva che ridesse dentro di sé.

- Per te e quelli come te la strada è semplicissima. La cosa ha per voi un solo inconveniente: che poi non potete più tornare indietro. Se ci andate, poi ci dovete rimanere per sempre. Vuoi fare questo?

- Che cosa devo fare? Domandò Atreiu deciso.

- Quello che anche gli altri hanno già fatto prima di te, figliolo. Devi soltanto saltare nel Nulla.... Non devi avere paura, non fa male.

- Non ho paura - rispose Atreiu  ...

- Motivi di speranza non ne hai davvero, figliolo, quali che possano essere i tuoi propositi. Se tu dovessi fare la tua comparsa nel Regno degli Uomini, la non saresti più quello che sei qui. Proprio questo è il segreto che nessuno può conoscere in Fantásia.

- Cosa sarei laggiù - domandò - Confidami il segreto.

Mork taqque a lungo, restando immobile, e Atreiu temeva già di non ottenere più risposta, quando finalmente un greve respiro sollevò il petto del Lupo Mannaro, che con voce roca cominciò a parlare:

- Per chi mi prendi figliolo? Per tuo amico? Guardatene bene! Io parlo con te solo per ingannare il tempo. E tu non puoi nemmeno andar via, poichè io ti tengo qui fermo con la tua speranza. Ma mentre io parlo, il Nulla avanza, e cinge la Città dei Fantasmi da ogni parte, e presto non ci sarà più via d'uscita. Allora sarai perduto per sempre. Se stai ad ascoltarmi, vuol dire che hai già deciso. ...  Hai mai visto il Nulla, figliolo?

- Si. Più d'una volta.

- E com'è?

.- E' come se si fosse ciechi.

- Bene. Quando ci siete caduti dentro, vi rimane addosso, il Nulla. Siete come una malattia contagiosa, che rende gli uomini ciechi, così che non distinguono più l'apparenza dalla realtà. Sai come vi chiamano laggiù?

- No - mormorò Atreiu

- Menzogne! - abbaiò Mork

- Come può essere?

Mork se la godeva un mondo dello spavento di Atreiu. Era evidente che quella conversazione lo rianimava. Dopo un po' proseguì:

- Che cosa sei laggiù, mi domandi? Ma che cosa sei qui? Che cosa siete dopotutto, voi abitanti di Fantàsia?  Chimere, visioni fantastiche, immagini di fantasia, invenzioni del regno della poesia, personaggi di una storia senza fine! O forse che tu ti ritieni realtà, figliolo? Be' si, certo, qui nel tuo mondo lo sei. Ma una volta che sei passato attraverso il Nulla, non lo sei più. Allora diventi irriconoscibile. Allora sei in un mondo diverso. Laggiù non avete più alcuna somiglianza con voi stessi. Voi portate nel mondo degli uomini accanimento e illusione. Indovina un po', figliolo, che fine fanno tutti gli abitanti della Città dei Fantasmi che si sono gettati nel Nulla?

- Non lo so - balbettò Atreiu

- Diventano manie, idee fisse nella mente degli uomini; immagini d'angoscia, là dove non c'è motivo d'angoscia;  idee di disperazione, là dove non c'è motivo di disperarsi; desiderio di cose che poi li fanno ammalare.

- Diventiamo tutti così? - domandò Atreiu terrorizzato.

- No - rettificò Mork - a seconda di quello che siete stati di qua, belli o brutti, stupidi o intelligenti, diventate di là menzogne belle o brutte, stupide o intelligenti.

- E io? - domandò atreiu - cosa diventerò io?

Mork sogghignò - Questo non te lo dico, lo vedrai da te. O meglio, non lo vedrai, perché tu non sarai più tu.

Atreiu rimase in silenzio, fissando il Lupo Mannaro con occhi sbarrati.

Mork proseguì - Per questo gli uomini odiano e temono Fantàsia e tutto ciò che viene di qua. E non sanno che in tal modo non fanno che accrescere il flusso di menzogne che si rovescia incessantemente sul mondo degli uomini, questo fiume di creature di Fantàsia diventate irriconoscibili, che laggiù devono condurre l'illusoria esistenza di cadaveri viventi e avvelenano l'animo degli uomini con il loro puzzo di putredine. Non lo sanno. Non è divertente?

- E là non c'è più nessuno - domandò Atreiu a bassa voce - che non ci odii e non ci tema?

- Io comunque non ne conosco nessuno - rispose Mork - e questo d'altronde non è neppure sorprendente, dal momento che voi stessi laggiù siete costretti a far credere agli uomini che Fantàsia non esiste. 

- Che Fantàsia non esiste? - ripeté Atreiu sconvolto.

- Ma certo, figliolo - rispose Mork - questa è anzi la cosa principale. Non riesci a capirlo? Solo se credono che Fantásia non esiste, non viene loro l'idea di venirvi a cercare.  E tutto dipende da questo, perché solo se non vi conoscono per quello che siete veramente si può fare di loro quello che si vuole.

- Cosa... fare di loro cosa?

- Tutto quello che si vuole. Si ha il potere su di loro. E nulla dà maggior potere sugli uomini che la menzogna. Perché gli uomini, figliolo, vivono di idee. E quelle si possono guidare come si vuole. Questo è l'unico potere che conti veramente. Per questo anch'io sono stato dalla parte del potere e l'ho servito, per avere la mia parte, anche se in modo diverso da come potete fare tu e i tuoi simili.

- Ma io non voglio aver parte del potere! - gridò Atreiu

- Resta calmo, piccolo sciocco - brontolò il Lupo Mannaro - non appena verrà il tuo turno di saltare nel Nulla, diventerai anche tu un servo del potere, senza volontà e irriconoscibile. Chi lo sa a cosa potrai servire. Forse servirà il tuo aiuto per indurre gli uomini a comprare cose di cui non hanno bisogno, o a odiare cose che non conoscono, o a credere cose che li rendono ubbidienti, o a dubitare di cose che li potrebbero salvare. Con voi, creature di Fantàsia, nel mondo degli uomini si fanno i più grossi affari, si scatenano guerre, si fondano imperi...

Mork osservò per un momento il ragazzo a occhi socchiusi e poi aggiunse:

- La ci sono anche una quantità di poveri sciocchi, che naturalmente si considerano molto intelligenti e credono di servire la verità, zelantissimi nel convincere i bambini a non credere all'esistenza di Fantàsia. Chissà, forse sarai utile proprio a loro.

...

- Ma tu, figliolo, ora anche tu sei caduto nella stessa trappola perché sei stato troppo a lungo ad ascoltarmi. In questo stesso istante infatti il Nulla si è posato come un anello intorno alla città, tu sei prigioniero e non potrai più sfuggire alla tua sorte.

- Così periremo insieme - esclamò Atreiu

- Certo, questo è certo - rispose Mork - ma in maniere ben diverse, mio piccolo pazzo. Perché io morirò prima che il Nulla sia qui, tu invece ne verrai inghiottito. E questo fa una grande differenza. Perché quello che muore prima ha concluso la sua storia, la tua invece non avrà fine, continuerà sempre a vivere come bugia.


da  LA STORIA INFINITA  di  Micheal Ende, una storia meravigliosa, una lezione magistrale...




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