GLI STRETTI DI GIAREDO
I magici tesori che la terra di Lunigiana custodisce segretamente
Nell'affascinante terra di Lunigiana, a pochi kilometri da Pontremoli, uno scrigno di tesori naturali per lo più sconosciuti e tutti da scoprire, scorre il torrente Gordana, dalle acque freddissime e cristalline. A pochi chilometri da Pontremoli queste acque hanno scavato uno spettacolare canyon tra le rocce, penso uno dei luoghi naturali più belli che abbia mai visitato, ha tutte le caratteristiche che mi affascinano di più in natura: roccia, acqua, ambiente selvaggio e indomito, atmosfera misteriosa ed una penombra che sa di sacralità. E una scoperta piuttosto recente, fino a qualche anno fa infatti l'alveo del torrente in questo luogo era praticamente impenetrabile, ostruito da rocce e tronchi e detriti, mentre una recente ondata di piena ne ha ripulito il percorso, rendendolo accessibile (attenzione però, si tratta di un luogo selvaggio, isolato, e raggiungibile solo a nuoto, non ha vie di accesso per eventuali soccorritori e non c'è campo per i telefoni).
Finita la stradina sterrata, si raggiunge il torrente e poi si cammina nell'acqua per qualche decina di minuti fino a quando ci si trova davanti all'ingresso del canyon, una stretta, buia e alta fessura tra due pareti rocciose, una vista un po' inquietante se vogliamo, che ricorda un particolare anatomico femminile, e questo contribuisce non poco a creare un velo di misticismo sacro al cospetto di questa natura. Fin dalle epoche più remote esistono geologie naturali e costruzioni umane che ricordano o riproducono la biologia femminile e maschile, anche in forme simboliche molto elaborate (pensate solo ai nuraghi della sardegna, alla forma di piazza San Pietro vista dall'alto, e mille altri esempi in ogni epoca e cultura), erano luoghi sacri di culto dove in particolare si celebravano gli arcani poteri femminili di fertilità e ciclicità, ritmi biologici che si rintracciano e ci ricollegano alla ciclicità che si manifesta in molti fenomeni naturali, una magica fessura che rappresenta una porta, una serratura, una chiave di accesso o di interpretazione verso o attraverso altri mondi, altre dimensioni. Se scavate in profondità, vedrete che questo è alla base di tutte le religioni.
Forse è una mia "deformazione mentale" se vedo questa immagine all'ingresso del canyon, ma questo luogo mi suggerisce anche molte altre simbologie ancestrali: una volta entrati, il luogo ricorda molto l'interno di una grotta, in alcuni punti le rocce soprastanti si stringono a tal punto da chiudere la vista del cielo, i suoni rimbombano, si avvertono particolari correnti d'aria, alcune calde ed altre fredde, e la luce è veramente poca, quindi sembra proprio di essere all'interno di una grotta. Le grotte erano anticamente luoghi di culto, entrare in grotta è simbolicamente come scendere nell'interno della terra e fa parte del simbolismo arcano del penetrare all'interno dell'utero materno, un viaggio a ritroso nel tempo, alle origini della vita e della nostra coscienza, un viaggio nel nostro inconscio primordiale. Questo luogo sembra a tutti gli effetti l'ingresso in un tempio naturale, secondo le più primordiali simbologie cosmiche, un afratto oscuro, nascosto, una fessura, umida e bagnata, segreta, tutta una serie di analogie visive molto suggestive, è come entrare simbolicamente in un corpo femminile, passando attraverso il suo accesso più intimo e sacro, quello che genera la vita, quel portale magico attraverso il quale tutti noi siamo arrivati in questo mondo.
A titolo esemplificativo, voglio mostrarvi qui di seguito alcune immagini di come vi sia un profondo intreccio simbolico tra Natura, Femminilità e Sacro, osservate queste immagini senza pregiudizi e meditate, il problema dell'uomo moderno, uno dei tanti, è proprio quello di aver perso il senso del sacro e del mistero, di aver svilito e banalizzato i fondamenti della vita e di aver creato idoli fasulli assolutamente fuorvianti, abbiamo invertito i valori e della vita, scambiato, mistificato, il sacro con il profano, il bene con il male ! Se proviamo ad interpretare il linguaggio dei simboli, mondi apparentemente così lontani, ci sembreranno improvvisamente così vicini e famigliari: oriente, occidente, rocce, fiori, esseri umani, vita ! Dietro a tutte le apparenti contrapposizioni, si cela una sostanziale unità che risale alla notte dei tempi, ai primordi, alla creazione stessa. Lo stesso cuoricino rosso che con così tanta leggerezza usiamo quotidianamente nei nostri messaggini e nelle nostre chat, in realta non rappresenta propriamente il cuore, il cuore se ci pensate ha tutt'altra forma.
Basta questa piccola carrellata di immagini trovate su internet per fare un viaggio incredibile, i petali del fiore, che è l'orano sessuale vegetale, ricordano molto l'anatomia femminile, ed è impressionante la traslazione verso le canoniche immagini sacre, la coincidenza è perfetta e inequivocabile. Poi abbiamo la rappresentazione simbolica della Yoni sacra e del Lingam nelle culture orientali, che rappresentano sempre le anatomie riproduttive, e come non notare anche qui che la simbologia combacia perfettamente con la pianta di piazza San Pietro in Vaticano, con l'obelisco al centro, luogo sacro per eccellenza; in Vaticano troviamo poi il Papa con il suo cappello che appare stranamente molto simile al copricapo a forma di bocca di pesce spalancata, che indossavano i sommi sacerdoti nell'antica civiltà Babilonese. Vedete come in poche immagini, e partendo da una suggestione provata in un luogo naturale, abbiamo fatto un viaggio incredibile nel tempo e nello spazio, c'è una storia trasversale che trascende tutte le narrazioni ortodosse, un intreccio inimmaginabile tra le culture e le spiritualità di tempi e luoghi molto diversi. Siamo abituati a ragionare per compartimenti stagni, per settori, periodi, confini geografici e culturali, ma forse dovremmo cambiare approccio, perché la realtà appare ben diversa, e basta guardarla per vederla, guardarla senza pregiudizi. E' importante capire la storia, perché è attraverso la narrazione del passato che ci costruiamo un'identità e un modello del mondo.
Oltre a questa particolare conformazione anatomica, abbiamo il tema dell'acqua, sorgente e fonte di vita universale Per entrare nel canyon bisogna immergersi in queste acque, quasi riceverne il battesimo, non c'è altra via che nuotare e penetrare all'interno di quella fessura, per giungere in questo tempio naturale, scivolando sopra acque nere e profonde. Ed una volta entrati, ci si ritrova catapultati in un altra dimensione, dove l'acqua ci accompagnerà costantemente, anche con gelide cascate che gocciolano dalle pareti verticali di roccia. Ora avete superato la soglia, e avete lasciato alle spalle il mondo, qui siete in un'altra realtà. qui se ne avete la sensibilità e la volontà di provarci, siete in contatto con la vostra anima più profonda e con il vostro inconscio, le vostre paure, i vostri istinti, siete veramente soli con voi stessi.
Certo per provare questa esperienza bisogna essere soli, se ci si va a fare una gita con gli amici, sarà un'esperienza altrettanto bella e divertente, ma non sarà la stessa esperienza. (Siate consapevoli, nel caso decidiate di andarci da soli, che comunque siete veramente isolati dal mondo, e soli con voi stessi, nel caso vi succedesse qualcosa). Io penso che ci siano alcuni luoghi che sono "sacri" anche nei nostri tempi moderni, e sacri al di là di ogni credo religioso, ci sono cose così profonde che travalicano ogni costruzione filosofica messa in piedi dalle menti umane, e ritengo che questi luoghi, che ci mettono in collegamento con queste profondità, meritino il dovuto rispetto. Certo, ci si può anche divertire, il divertimento è espressione della gioia di vita, ma venire in certi luoghi con lo spirito competitivo sportivo o di sfida, o come si andrebbe ad un parco divertimenti, secondo me è fuori luogo, per noi stessi principalmente. Non è questione di quello che si fa, ma dello spirito con cui lo si fa.
La conformazione fisica del canyon, contorto come un budello, mi ricorda anche, se lo immaginiamo visto dall'alto, la forma di un serpente, altro simbolo ancestrale che ci riporta all'alba dei tempi. Ricordate che abbiamo un serpente dentro di noi, sia sotto forma di energia (la Kundalini) sia fisicamente, la parte più profonda e più antica del nostro cervello, sede di emozioni primordiali e funzioni primarie per la vita, è il cosiddetto cervello rettile. Abbiamo un legame profondo e arcano con questi animali, e per questo forse che è così particolare il nostro rapporto con loro e mettono tanta inquietudine in molti esseri umani, soprattutto a coloro che sono più disconnessi con la propria istintualità, il serpente rappresenta la parte più irrazionale di noi, ma comunque una parte fondamentale che cova sempre nel nostro profondo.
L'addentrarsi tra queste rocce infine può ricordare, anche se qui forse l'associazione è un po' forzata, all'addentrarsi iniziatico in un percorso labirintico, anche se all'interno del canyon è impossibile perdersi, è però possibile perdersi in noi stessi, nei propri pensieri, nelle proprie angosce, o ritrovarsi, e ritrovare quell'armonia o quel contatto con le forze primordiali della vita e della natura, lontano dalle interferenze esterne. Anche i labirinti ed i luoghi in cui ci si può perdere sono sempre luoghi ricchi di un fascino magnetico, sono simboli antichissimi del nostro inconscio, luoghi dove si intraprendono percorsi ignoti e si affrontano i nostri demoni (vedi il mito di Minosse) per poi raggiungere il centro, il centro di noi stessi, e ritrovarsi. La conformazione stessa delle circonvoluzioni del nostro cervello sembrano graficamente la rappresentazione di un labirinto, oltre al serpente, abbiamo un labirinto dentro di noi, proprio la, proprio nella nostra testa. Per perdersi non è quindi necessario farlo per forza fisicamente, ci si può perde anche all'interno di noi stessi, immersi in un luogo surreale e fuori dal tempo come questo canyon.
In certi punti le rocce si chiudono talmente vicine le une alle altre, da chiudere del tutto la vista del cielo soprastante, dando l'impressione di addentrarsi in una grotta: la luce è scarsa, i suoni rimbombano, il rumore e lo sgocciolio dell'acqua fanno eco. Come non ricordare che le grotte sono state tra i primi luoghi considerati sacri fin dalle più antiche civiltà. Entrare nella grotta è un entrare simbolico nel grembo materno, nel grembo della Terra, del pianeta, di Madre Natura. In alcune civiltà i giovani dovevano superare una prova iniziatica per entrare a far parte del mondo adulto, dovevano trascorrere alcune notti in solitudine all'interno di particolari grotte, per confrontarsi con i propri demoni ed affrontare le proprie paure, per imparare a dominare le proprie visioni e le proprie angosce. In questi posti si prova infatti un certo timore reverenziale, si percepisce l'essere al cospetto di forze molto particolari.
Visto quanti simbolismi, quante implicazioni e quante discipline può suggerire un luogo naturale ? Per i più curiosi, lascio in calce alcune letture molto interessanti a questo proposito, che potrebbero sembrare non correlate tra loro o non avere attinenza con il luogo, ma che invece ne sono intimamente connesse, come un filo invisibile, un'energia sottile che penetra oltre la coltre dell'apparenza, così come sono intimamente e profondamente connessi tra di loro archetipi, miti e suggestioni che aleggiano tra queste rocce e queste acque.
E' un luogo questo che mi è entrato nel cuore, e che torno a visitare spesso, come un mio personale pellegrinaggio, fotograficamente è pazzesco, le luci sono magiche, fantasmagoriche, e tre sono le cose che più mi hanno colpito: l'ambiente in se, magico e unico, le foglie cadute dagli alberi, che trascinate dalla corrente sott'acqua sembrano danzare elegantemente una musica silenziosa, e le rane !
Al ritorno, ci si sente letteralmente rigenerati, vuoi per l'acqua fredda gelata che tempra e rinvigorisce la carne, vuoi per il contatto profondo con la natura, che ti ripulisce l'animo dalle scorie accumulate nel trambusto della vita civile, in parole semplici, si esce felici e carichi di entusiasmo.
L'argomento trattato è così vasto da essere praticamente inesauribile, il mio discorso sembrerà un po' confusionale per la vastità dei temi toccati e delle implicazioni, ma non era mia intenzione fare un discorso con un capo ed una coda, quanto piuttosto gettare degli spunti, stimolare la curiosità ed incitare a non soffermarsi mai all'apparenza ! Il viaggio è molto lungo, e forse non terminerà mai, non certo con questa vita.
Qui puoi accedere alla galleria fotografica di questo luogo incantevole ed indimenticabile:
Here you can access the photo gallery of this enchanting and unforgettable place:
Ho creato anche una piccola galleria di nudi artistici ambientati in questo affascinante luogo, perchè un nudo femminile in questo luogo ne è il suo compendio più naturale, ne è la sua consacrazione, le due entità, il corpo femminile ed il corpo terrestre, qui si rispecchiano l'uno nell'altro, le due profondità sacre dialogano in sintonia, si scrutano nelle reciproche profondità: il luogo consacra la magia del copro, ed il corpo consacra la misticità del luogo. Non ci può essere nulla di più bello, mistico e naturale che deporre la armi e abbandonarsi fiduciosi in totale libertà alla suggestione e al richiamo di Madre Natura ! E' un bagno rituale, purificante e rigenerante per le nostre anime, che troppo spesso trascuriamo o dimentichiamo.
Bibliografia per approfondire - Interesting ideas to learn more:
Link:
HINDU TEMPLE AND THE STRUCTURE OF HUMAN BODY >>>
KHAJURAHO EROTIC TEMPLES >>>
Libri:
LA FERITA E IL RE: gli archetipi femminili della cultura maschile di Tilde Giani Gallino - Raffaello Cortina Editore
CRUX CHRISTI SERPENTIS di Claudio Marucchi - Atanor editore
LABIRINTO, simbolo universale di guarigione di R.M.L.Garutti, A.Pitt e A.Narducci - Edizioni Mediterranee
IL SERPENTE E IL FUOCO SACRO di Dennis Slifer, Edizioni della Terra di Mezzo
The Giaredo Canyon - Tuscany
In the fascinating land of Lunigiana, a casket of natural treasures mostly unknown and all to be discovered, the Gordana stream flows, with very cold and crystalline waters. A few kilometers from Pontremoli these waters have carved a spectacular canyon among the rocks, I think one of the most beautiful natural places I have ever visited, it has all the characteristics that fascinate me most in nature: rock, water, wild and indomitable environment, atmosphere mysterious and a twilight that smacks of sacredness. And a rather recent discovery, until a few years ago in fact the riverbed in this place was practically impenetrable, obstructed by rocks, trunks and debris, but a recent flood wave has cleaned up the path, making it accessible (be careful though, it is a wild place, isolated, and reachable only by swimming, it has no access routes for any rescuers and there is no field for telephones).
After the dirt road, you reach the stream and then walk in the water for a few tens of minutes until you find yourself in front of the entrance to the canyon, a narrow, dark and high crack between two rocky walls, a slightly 'disturbing if we want, which recalls a female anatomical detail, and this contributes not a little to create a veil of sacred mysticism in the presence of this nature. Since the most remote times there have been natural geologies and human constructions that recall or reproduce female and male biology, even in very elaborate symbolic forms (think only of the nuraghi of Sardinia, the shape of St. Peter's Square seen from above, and a thousand other examples in every age and culture), were sacred places of worship where in particular the arcane female powers of fertility and cyclicality were celebrated, biological rhythms that can be traced and reconnect us to the cyclicality that manifests itself in many natural phenomena, a magical slit that represents a door, a lock, an access key, to or through other worlds, other dimensions. If you dig deep, you will see that this is the basis of all religions.
Maybe it's my "mental deformation" if I see this image at the entrance to the canyon, but this place also suggests many other ancestral symbols: once you enter, the place is very reminiscent of the interior of a cave, in some places the rocks above they tighten to such an extent as to close the view of the sky, the sounds echo, particular currents of air are felt, some hot and others cold, and the light is very little, so it seems to be inside a cave. The caves were formerly places of worship, entering the cave is symbolically like descending into the interior of the earth and is part of the arcane symbolism of penetrating inside the maternal womb, a journey back in time, to the origins of life and ours consciousness, a journey into our primordial unconscious. This place seems to all intents and purposes the entrance into a natural temple, according to the most primordial cosmic symbolisms, a dark, hidden afratto, a humid and wet, secret crack, a whole series of very suggestive visual analogies, it is like entering symbolically in a female body, passing through its most intimate and sacred access, the one that generates life, that magical portal through which all of us have arrived in this world.
As an example, I want to show you below some images of how there is a deep symbolic intertwining between Nature, Femininity and the Sacred, observe these images without prejudice and meditate, the problem of modern man, one of many, is precisely of have lost the sense of the sacred and the mystery, of having debased and trivialized the foundations of life and of having created totally misleading fake idols, we have inverted the values of life, exchanged, the sacred with the profane, good with evil ! If we try to interpret the language of symbols, apparently so distant worlds, suddenly they seem so close and familiar, east, west, rocks, flowers, human beings, life! Behind all the apparent contrasts, there is a substantial unity that dates back to the dawn of time, to the beginnings, to creation itself. The same little red heart that with so much lightness we use every day in our text messages and in our chats, does not actually represent the heart, the heart if you think about it has a completely different shape. Look at the small gallery of images just above, to get an idea of this symbology, and you will be able to find many others examples both on the web and in publications and books.
This small roundup of images found on the internet is enough to make an incredible journey, the petals of the flower, which is the vegetable sexual oran, are very reminiscent of the female anatomy, and the translation towards the canonical sacred images is impressive, the coincidence is perfect and unambiguous. Then we have the symbolic representation of the sacred Yoni and of the Lingam in oriental cultures, which always represent reproductive anatomies, and how can we fail to notice here too that the symbolism matches perfectly with the plan of St. Peter's Square in the Vatican, with the obelisk in the center, sacred place par excellence. In the Vatican we then find the Pope with his hat which looks strangely very similar to the headdress in the shape of a wide open fish mouth, which the high priests wore in the ancient Babylonian civilization. You see how in a few images, and starting from a suggestion felt in a natural place, we have made an incredible journey through time and space, there is a transversal story that transcends all Orthodox narratives, an unimaginable intertwining between cultures and spiritualities of very different times and places. We are used to reasoning by watertight compartments, by sectors, periods, geographical and cultural borders, but perhaps we should change our approach, because reality looks very different, and it is enough to look at it to see it, look at it without prejudice. It is important to understand history, because it is through the narration of the past that we build our identity and a model of the world.
In addition to this particular anatomical conformation, we have the theme of water, source of universal life. To enter the canyon you have to immerse yourself in these waters, like if you have to receive their baptism, there is no other way than to swim to penetrate and pass inside this slit, to reach this natural temple, gliding over black and deep waters. And once inside, we find ourselves catapulted into another dimension, where the water will accompany us constantly, even with icy waterfalls that drip from the vertical rock walls. Now you have crossed the threshold, and you have left the world behind, here you are in another reality. Here if you have the sensitivity and the will to try, you are in contact with your deepest soul and with your unconscious, your fears, your instincts, you are truly alone with yourself.
Of course to try this experience you have to be alone, if you go for an outing with friends, it will be an equally beautiful and fun experience, but it will not be the same experience. (Be aware, in case you decide to go alone, that you are truly isolated from the world, and alone with yourself, in case something happens to you). I think that there are some places that are "sacred" even in our modern times, and sacred beyond any religious belief, there are things so profound that they transcend any philosophical construction set up by human minds, and I believe that these places deserve due respect, because they offer to us the opportunity to connet with these depth. Of course, you can also have fun, fun is an expression of the joy of life, but coming to certain places with a competitive sporting or challenging spirit, or as you would go to an amusement park, in my opinion is out of place, mainly for ourselves. . It is not a question of what you do, but of the spirit in which you do it.
The physical conformation of the canyon, twisted like a gut, also reminds me, if we imagine it seen from above, the shape of a snake, another ancestral symbol that takes us back to the dawn of time. Remember that we have a snake inside us, both in the form of energy (the Kundalini) and physically, the deepest and oldest part of our brain, seat of primordial emotions and primary functions for life, is the so-called reptilian brain. We have a deep and arcane bond with these animals, and perhaps for this reason that our relationship with them is so particular and they cause so much restlessness in many human beings, especially those who are more disconnected with their instincts, the snake represents the part most irrational of us, but still a fundamental part that always simmer in our depths.
Finally, going through these rocks can remind you, even if here perhaps the association is a bit forced, to the initiatory penetration in a labyrinthine path, even if inside the canyon it is impossible to get lost, it is however possible to get lost in ourselves , in one's thoughts, in one's anxieties, or find oneself, and rediscover that harmony or that contact with the primordial forces of life and nature, far from external interference. Even the labyrinths and the places where you can get lost are always places full of a magnetic charm, they are ancient symbols of our unconscious, places where we undertake unknown paths and face our demons (see the myth of Minos) to then reach the center, the center of ourselves, and finding ourselves. The very conformation of the convolutions of our brain graphically seem the representation of a labyrinth, in addition to the snake, we have a labyrinth inside us, right there, right in our mind. To get lost it is therefore not necessary to do it physically, you can also get lost inside ourselves, immersed in a surreal and out of time place like this canyon.
In certain places the rocks close so close to each other that they completely close the view of the sky above, giving the impression of entering a cave: the light is poor, the sounds echo, the noise and the dripping of the water echo. How can we forget that the caves were among the first places considered sacred since the most ancient civilizations. Entering the cave is a symbolic entry into the womb, into the womb of the Earth, of the planet, of Mother Nature. In some civilizations young people had to pass an initiatory test to become part of the adult world, they had to spend a few nights in solitude inside particular caves, to confront their demons and face their fears, to learn to dominate their own visions and their own anxieties. In these places, in fact, one feels a certain awe, one perceives being in the presence of very particular forces.
Given how many symbolisms, how many implications and how many disciplines can a natural place suggest? Tehy may seem unrelated to each other or have no bearing on the place, but are still instead intimately connected, like an invisible thread, a subtle energy that penetrates beyond the blanket of appearance, just as archetypes, myths and suggestions that hover between these rocks and these waters are intimately and deeply connected to each other.
This is a place that entered my heart, and that I return to visit often, like my personal pilgrimage, photographically it is crazy, the lights are magical, phantasmagorical, and three are the things that struck me most: the environment in itself, magical and unique, the leaves fallen from the trees, which, dragged by the current under the water, seem to dance elegantly to a silent music, and the frogs !
On the way back, you literally feel regenerated, either by the freezing cold water that temper and invigorates the flesh, or by the deep contact with nature, which cleanses your soul from the waste accumulated in the hustle and bustle of civil life, in simple words, you return happy and full of enthusiasm.
The subject matter is so vast as to be practically inexhaustible, my speech will seem a bit confusing due to the vastness of the topics touched and the implications, but it was not my intention to make a speech with a head and a tail, but rather i'd like to throw some ideas, stimulate curiosity and encourage never to stop at the appearance! The journey is very long, and perhaps it will never end, certainly not with this life.
I also created a small gallery of artistic nudes set in this fascinating place, because a female nude in this place is its most natural compendium, it is its consecration, the two entities, the female body and the earth body mirror each other, these two sacred depths dialogue in harmony, they peer into each other's depths: the place consecrates the magic of the body, and the body consecrates the mysticism of the place. There can be nothing more beautiful, mystical and natural than to lay down your arms and abandon yourself confidently in total freedom to the suggestion and call of Mother Nature! It is a ritual bath, purifying and regenerating for our souls, which we too often neglect or forget.
Here you can see my homage to Mother Nature: