ARS VIVENDI, L'ARTE NEL CORPO

SPIRITO & MATERIA


L'uomo, giunto al termine della civilizzazione, dovrà ritornare alla nudità: non alla nudità inconsapevole del selvaggio, ma a quella conscia e riconosciuta dell'uomo maturo, il cui corpo sarà l'espressione armoniosa della sua vita spirituale.

- Isadora Duncan -



Il titolo di queste pagine, ars vivendi, mi è stato suggerito dal sottotitolo di un vecchio libro di Lamberto Paoletti, scritto nel lontano 1934: "Naturismo, arte del vivere" che io ho tradotto in latino per dare a questo titolo quell'aura di arcaicità, di universalità e di eternità che l'argomento trattato, l'involucro umano ed i sui abitanti, lascia intuire.

"Migliaia di uomini cercano istintivamente il loro benessere fuori dall'impalcatura propria della vita civile, tornando a fonti di salute corporale e spirituale che sono di tutti i tempi e che restano ancora a disposizione di tutti. Ciò vuol dire, in ultima analisi, rivolgere la propria critica su se stessi e cercare il rimedio nell'opera propria."

- Lamberto Paoletti -


Ho iniziato a fotografare nudi fin da giovane, mi ha sempre affascinato il corpo come strumento creativo, come mezzo artistico di espressione e di indagine sulle umane emozioni. Un corpo vestito è essenzialmente un attore che recita una parte, quasi mai è sincero, anzi spesso mente anche a sè stesso, recitando nella vita il copione di quella commedia, di quel personaggio che pensa di essere, che vorrebbe essere o che si racconta di essere. Un corpo nudo no, è una cosa diversa, è un essere nella sua essenzialità, conle sue emozioni ed il suo mondo messo a nudo, non tanto il corpo, quanto l'essere in sé, solo apparentemente indifeso. In realtà la modella, o il modello, che sa stare nudo senza problemi, è una persona che ha raggiunto una notevole consapevolezza ed una forza interiore non indifferenti, una personalità sufficentemente equilibrata, centrata e radicata da non aver bisogno di ulteriori "coperture" esteriori, è solitamente una persona salda nei suoi principi, che difficilmente si smuove o si sbilancia. Tutte le modelle con le quali ho avuto la fortuna di collaborare, sono persone con una dignità ed una forza interiore tale da far impallidire tanti guru che vantano spiritualità da vendere!

Il corpo nudo è per me il simbolo dell'anima, l'uomo spogliato di tutti i suoi attributi sociali, di cui gli abini ne sono i simboli, è l'uomo essenziale, l'essere ridotto alla sua essenza, alla sua purezza ed alla sua innocenza, l'anima appunto. In questo senso, il corpo è solo apparentemente il soggetto, del mondo interiore, fotografare un corpo nudo è fotografare un paesaggio interiore, quasi metafisico.Di per sé può sembrare spiazzante, perchè mette in discussione tutte le nostre certezze costituite dai nostri simboli, le nostre "corazze", il nudo "mette a nudo" il ostro mondo interiore, e se li c'è il vuoto, allora siamo si spiazzati, ma se c'è risonanza invece, scopriremo mondi dentro mondi, universi dentro universi, in un susseggursi infinito.

Il corpo umano è mille cose, è creazione divina, è un tempio, è opera d'arte vivente, è poesia, è allo stesso tempo riflesso di sè e specchio di chi guarda, è come un punto di un ologramma: ogni punto contiene in sè tutte le informazioni di ogni altro punto. Non a caso i templi degli antichi egizi riflettono al loro interno le funzioni e la f'anatomia del corpo umano, in quanto per il loro modo di pensare, il corpo umano è fato ad immagine e somiglianza del cosmo, e viceversa, ed è soggetto alle stesse leggi e gli stessi meccanismi di funzionamento. In definitiva quindi ogni corpo umano è un universo simbolico, ed è specchio di noi stessi, se ci vediamo solo carne è perchè noi stessi a questo ci limitiamo e ci consideriamo!

Il nudo pertanto, avendo mille implicazioni, in queste mie pagine non è considerato solo come un genere fotografico a sè stante ma è, o almeno cerca di essere, qualcosa in più che vada oltre la mera fisicità, o meglio la fisicità diventa un tramite, una chiave di accesso ad una visione della realtà più ampia e profonda, la materia diviene simbolo e metafora, ed il corpo in quanto materia divene esso stesso simbolo, metafora, oggetto-soggetto di comunicazione, oggetto di percezione, di conoscenza, di ascolto (leggasi intuizione ed istitno). Il corpo liberato dalle sue catene, fisiche ma soprattutto mentali, si comporta come un'antenna vivente, per ampliare le nostre capacità di percezione e di sintonizzazione con le energie cosmiche e terrestri nelle quali siamo perennemente immersi, e ci permette di interagire con esse. Il corpo liberato quindi come superficie di ascolto, di assorbimento, per conoscere, comunicare ed amalgamarsi con altre realtà, forse "parallele", forse dimensioni altre, sempre compresenti anche se impercettibili. 

Come la fotografia per me è diventata ormai un pretesto per conoscere, viaggiare, esplorare, allo stesso modo il corpo diventa una chiave di accesso, una chiave interpretativa, e la fotografia di nudo allo stesso modo, chiave interpretativa e di accesso ad altri canali percettivi altrimenti preclusi. Il corpo, come la materia, è quindi allo stesso tempo strumento, mezzo, simbolo e metafora, è un linguaggio che parla a chi è disposto ad ascoltare senza preconcetti, è un'onda d'urto energetica che, come un ultrasuono, ha la capacità di distruggere (concetti e preconcetti), ma anche di plasmare, di trasformare e di costruire. Per quanto mi riguarda, la fotografia di nudo mira ad esplorare queste terre di confine, dove interiore ed esteriore si mescolano e si confondono, Probabilmente interiore ed esteriore, soggettivo ed oggettivo sono categorie arbitrarie, in realtà tutto è fluido ed intercomunicante, il corpo ha quindi molte più implicazioni di quante ne immaginiamo, non è solo carne o materia, da relegare al ristretto mondo della camera da letto o del bagno, ha molte altre implicazioni ben più nobili e potenti, che esulano ed evadono dal ristretto e asfitico campo in cui il nostro mondo tenta di relegarlo. Lo avevano ben capito i naturisti agli inizi del secolo scorso, lo avevano ben capito le antiche civiltà d'oriente, dove si è sempre cercato un'integrazione tra mente e corpo, e da questa integrazione sono nate nobili discipline come lo yoga, le arti marziali, il Qi Gong, il Thai Chi  o lo stesso Kamasutra, che noi occidentali abbiamo stupidamente ridotto ad un catalogo di posizioni fisiche, il Kamasutra è ben altro, come lo yoga è ben altro che non una ginnastica, ma qui il discorso esula troppo.

Fotografie di corpi le troverete quindi sparse in diversi contesti nelle mie pagine, non solo alla voce "nudi artistici", perchè ho questa tendenza ad unire, più che a separare... ma mi stò rendendo conto ora di aver già usato anche troppe parole, per cercare di spiegare, e quando devi usare troppe parole per spiegare, probabilmente stai parlando con le persone sbagliate, sono sicuro che chi è "sintonizzato" ha già ampiamente compreso, ed ogni parola è superflua, mentre per chi non è in sintonia, ogni parola è inutile.  Non è un giudizio di valore questo, ben me ne guado, ma ognuno ha i suoi percorsi, ognuno ha le sue mete, le sue visioni, le sue creazioni.



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